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 Aspetta, fammi capire – fece Riccardo, il tono della voce un po’ incredulo e un po’ irritato  Ti hanno offerto stipendi dieci volte superiori a quello che prendi adesso e non ti sei ancora licenziato? 
 Dimesso, semmai. Il datore di lavoro licenzia, i dipendenti si dimettono. 
 Ora non fare giochi di parole inutili. Che problemi hai in testa? Ah, no, scusa, solo ora mi sono ricordato che sto parlando con uno che in testa ha davvero qualcosa di strano. 
 Ah ah ah, che ridere  Marco sillabò le vocali in modo lento e atono. 
 A proposito, ma mi stai leggendo nel pensiero? Se sì allora già sai cosa ti voglio dire prima che te lo dica. 
 No, non lo sto facendo. Dopo qualche mese ho imparato a bloccare il flusso a mio piacimento, e se sto parlando con Silvia e amici tengo le serrande abbassate, se così si può dire. Le conversazioni sono molto più divertenti se non sai in anticipo cosa gli altri stanno per dire. 
 Immagino. Quindi non hai letto nella mia mente che penso che sei un idiota a non aver ancora accettato uno qualunque di quei posti di lavoro con stipendi mensili a cinque cifre? E per non fare nulla di che, poi, giusto alzare le serrande ogni tanto... 
 No, non l’avevo letto ma l’avevo intuito da me. Il punto è che ancora non ho le idee chiare su cosa voglio fare. Per cui per ora lascio finire l’estate e le ferie arretrate che mi sono preso tutte assieme. Sono certo che l’autunno mi porterà consiglio. E comunque, che fretta c’è? Ho già una lista di lavori proposti, tutti ben retribuiti, e continuano ad arrivare offerte, non credo che mi mancheranno le occasioni da qui in avanti. 
 Ecco come sono le persone: non appena imparano a leggere nel pensiero, tutti diventano saputelli ed egocentrici – fece Riccardo in tono leggero  Scherzi a parte, Marco, sai che sono felice del fatto che tu e Silvia vi sistemiate per bene. Così anche lei non avrà l’assillo del lavoro; le ultime volte in cui le ho parlato mi era sembrata parecchio preoccupata. Dico, le ultime volte prima che tu diventassi strano. 
 Ah, non lo ero già? 
 Bravo, finalmente ne hai detta una giusta. 
 Ad ogni modo, Ricky, ti dirò che tutti quei lavori, per quanto ben pagati, non mi entusiasmano. Cioè, è per questo che mi è arrivato questo talento, per fare più soldi? 
 Beh, ti stai occupando anche di altro, no? Il Gruppo di Torino, la sezione dei past viewer o come li chiami. 
 Sì, però nel tempo libero, e adesso durante le ferie. Se accettassi uno di quei lavori, non avrei tutte queste occasioni di volare a Torino quando mi pare. 
 E allora che vuoi fare, rinunciare all’opportunità di sistemarti?  domandò Riccardo in modo pragmatico. 
 No, certo che preferisco trarne pure un giovamento economico. Alla fine la crescita personale e l’impegno sociale passano anche dall’essere tranquilli a livello di soldi. Però sto scivolando lentamente verso la proposta meno redditizia che mi è stata fatta… 
 E sarebbe?  il tono della domanda non era particolarmente entusiasta. 
 Un mio vecchio amico, Salvo Sbrizzi, mi ha proposto di entrare a far parte a tempo pieno della sua organizzazione, che finora è stata un centro di diffusione culturale, ma che vorrebbe portare a un livello più alto, e anche in politica. 
 E anche tramite te… 
 Ovviamente: mi ha detto che se ho ricevuto questo talento è per metterlo a disposizione di tutti, della conoscenza e del benessere della nazione. 
 Beh, questo magari è pure vero, però devi pur mantenere la tua famiglia!
 Tra l’altro lui è di Torino, e la cosa mi sembra un segnale. 
 Arieccolo con i suoi segnali. Se fossi stato tanto bravo a “cogliere i segnali dell’Universo” avremmo fatto un sacco di soldi con azioni e fondi di investimento. 
 Beh, abbiamo guadagnato, no? 
 Sì, ma avremmo potuto guadagnare di più. Ecco, per esempio potresti andare alla borsa di Milano e leggere nella mente di qualcuno con delle notizie interessanti… 
 Uff, mi sono scocciato di giocare al piccolo capitalista, voglio incidere sul mondo e contribuire all’evoluzione di quante più persone possibile. Silvia ha ragione quando dice che questa è l’unica cosa importante. Beh, non lo dice solo Silvia, a dire il vero, lo dicevano in tanti, da Osho a Yogananda. 
 Ecco, l’ho perso, ormai è entrato nella spirale spirituale  si lamentò Riccardo. 
 Ci devo ancora pensar su, Ricky. 
 Ecco, bravo, e pensa positivo. 
 Ti dovevo dire un’altra cosa comunque, a proposito di soldi. 
 Dimmi. 
 Ci hanno offerto mezzo milione di euro per i nostri gatti. O 100.000 se ne vendiamo uno solo. 
 Scusa?? Mi stai prendendo in giro.
 No, no, è vero. 
 Lo so che con quella statistica tonta ormai tutti sono impazziti e pensano che i poteri esp derivino dai gatti… ma mezzo milione di euro?? 
 Già. Riguardo alla faccenda della stastitica, ti ricordi di quella volta che Silvia aveva visto i gatti cantare Bohemian rhapsody ma in italiano, e i gatti le dicevano che quello che stava succedendo era tutto merito loro? 
 Ehr, sì, ma non crederai alla visioni di una pazza, che peraltro ha sposato un altro pazzo?? 
 Ah, magari siamo pazzi entrambi, però intanto a noi hanno offerto 500.000 euro per i nostri animali domestici. E questo peraltro mette la parola fine alla nostra antica disputa su quali siano migliori tra i gatti e i cani. Ammesso che, beninteso, a te non abbiano offerto una cifra superiore per Freddy e Brian; in questo caso sarei lieto di ricredermi. 
 Ehr  ripeté Riccardo, evidentemente a corto di argomenti  Siete pazzi tu, la tua fidanzata sciroccata, i vostri quattro gatti e pure io. Era troppo chiedere una vita normale e felice? 
 Beh, felici siamo felici, no?  terminò Marco con tono soave.