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Se Silvia e Marco speravano in qualche offerta di lavoro per risollevare le sorti economiche del loro conto in banca, davano per scontato che, con tutto il popò di attività curricolare espletato, sarebbe stata la ragazza a ricevere qualche proposta.
Viceversa, il fortunato candidato fu Marco, che fece letteralmente il pieno di offerte.
Tanto per cominciare, l’azienda per la quale lavorava da oramai dieci anni gli aveva proposto un adeguamento di contratto piuttosto scandaloso, considerando che non gli veniva ipotizzato un cambio di mansioni, tale da giustificare l’aumento di stipendio. 
Un’azienda concorrente, che operava quindi sempre nell’ambito della selezione del personale, aveva fatto di meglio, proponendogli un contratto decisamente allettante come selezionatore e in più la qualifica di dirigente. 
Entrambe, va da sé, erano state attirate dalle sue nuove “qualità”, chiaramente molto ben spendibili nel mondo del lavoro.
Tanto che, oltre a queste due offerte, interessanti ma pur sempre nel suo vecchio ambito professionale, gli erano piovute addosso proposte di altro tipo, tutte supergenerose, per settori diversi ma tutti accomunati, chissà perché, dal contatto col pubblico e dalla ricerca di informazioni strategiche: il commercio e il management andavano per la maggiore, ma a quanto pare c’erano anche possibilità nel giornalismo, nella politica, nella televisione e persino nell’intelligence, per lo stato italiano… e per lo stato del Vaticano!
La cosa aveva fatto decisamente sorridere la coppia, date le loro conoscenze in ambito esoterico-storico-religioso.
Per Marco, dunque, si prospettava un radicale cambiamento di vita, cosa che aveva già immaginato in precedenza, ma la cui ampiezza si stava rivelando solamente ora.
Ad ogni modo, lui e la compagna avevano stabilito di non prendere decisioni affrettate e di ponderare per bene ogni cosa, dato che con tutta probabilità le scelte fatte ora avrebbero influenzato per sempre le loro vite.
Ovviamente la cosa non riguardava solo Marco, visto che gli esp erano richiestissimi in quasi ogni settore lavorativo.
Giusto la mungitura delle mucche sembrava esclusa dal fenomeno esp… ma forse anche su quella presto o tardi avrebbe vi sarebbero state ripercussioni.
Esp e non solo telepati, giacché nel mentre erano spuntate fuori altre manifestazioni dei poteri mentali: oltre ai telepati, ossia a coloro che erano in grado in varia misura di leggere nella mente delle persone, ora vi erano anche persone capaci di vedere a distanza, i chiaroveggenti, e persone capaci di vedere il passato, definiti col termine inglese di past viewer (past=passato; viewer=colui che vede).
Termine peraltro orgogliosamente coniato da Carapino78, al quale evidentemente tanti anni di lavoro nel negozio di scarpe gli avevano donato una certa verve colloquiale-discorsiva. Non che Misternico fosse da meno, con la sua parlantina da venditore di autosalone.
Ad ogni modo, scarpe o automobili che fossero, a quanto pareva il fenomeno si stava allargando e pure diversificando, tanto che, come detto, le menti più svelte stavano già dandosi da fare per piazzare dei buoni colpi… a suon di lauti contratti aziendali.
Telepatia, chiaroveggenza e visione del passato, dunque: una vera e propria minaccia di rivoluzione sociale, che in pochi probabilmente ancora riuscivano ad afferrare nelle sue tante implicazioni.
Certamente si poneva un problema di fondo: chi aveva davvero uno dei suddetti doni e chi invece lo millantava solamente?
La fama di cui ormai godeva il Gruppo di Torino era una sorta di garanzia di qualità, una sorta di marchio doc del fenomeno esp, ma che dire di tutti quelli che non vi facevano parte, tenendo conto che per ora i “torinesi” annoveravano tra le loro fila solo i telepati, e solo quelli che vi avevano aderito volontariamente?
Ad ogni modo, già si sprecavano, nelle televisioni e nei giornali, le discussioni sui vari poteri, a cominciare dal perché uno dei tre gruppi, i telepati, si era manifestato prima degli altri due, che peraltro avevano in comune il fatto di esprimersi per via visiva, sotto forma di immagini e “filmati”, mentre la telepatia usava più che altro il canale informativo-uditivo-verbale. Almeno, stando a sentire i telepati, che affermavano che le informazioni arrivavano alla loro mente in modo spontaneo e semplice, proprio sotto forma di cose sapute, e non apprese tramite immagini fotografiche.
Si trattava dunque di un canale in qualche modo più rapido di quello visivo?
Altra differenza tra i vari poteri: mentre i telepati funzionavano sempre, ciascuno con la propria abilità  ammesso che non vi fossero nei dintorni bevande tossiche disturbanti  i chiaroveggenti avevano delle visioni in modo apparentemente casuale. O, forse, non casuale, ma comunque ancora non noto: per quel che per ora se ne sapeva, a volte avevano visioni e a volte no.
Quanto ai past viewer, il loro margine di “funzionamento” era più elevato, quasi al livello percentuale dei telepati, anche se nel loro caso vi era una gran differenza di efficacia da soggetto a soggetto, come se il passato fosse un tempo più difficile da esplorare rispetto al presente.
Curiosamente, peraltro, i past viewer sostenevano che il passato non esiste, e che il loro viverlo aveva la stessa potenza del presente, tanto che con le loro affermazioni avevano dato credito a quelle dottrine e a quei maestri spirituali che nel corso dei secoli avevano per l’appunto affermato che esiste un solo, grande e unico presente, che il passato e il tempo sono una grande illusione, e che l’esistenza semplicemente è, senza se o i ma che ci mettono i soli esseri umani.
Questa posizione, tanto netta tra i past viewer da far pensare i più sospettosi a un accordo dietro le quinte (per prendersi gioco di tutti gli altri, forse), piaceva molto a Silvia, che da tempo si era convinta di ciò, a furia di leggere i libri di maestri spirituali e di entità canalizzate.
Quanto al futuro, niente di niente: gli unici che sostenevano di vederlo erano i cartomanti che lavoravano a 1,49 euro al minuto più scatto alla risposta, che però non godevano di molta autorevolezza presso il pubblico specializzato che andava formandosi giorno dopo giorno.
Insomma, per il futuro occorreva aspettare, ma in compenso si annunciavano tempi esaltanti per il presente.