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Beh, Silvia, ci vuoi dire allora il perché di questa riunione in creperia da Chez Victor? Ci hai preannunciato grandi notizie fece Simone, guardando le tre donne presenti: Silvia, Stefania e la sua fidanzata Michela   Ma poi, Marco quando arriva? 
Abbi un poco di pazienza. Marco arriverà tra poco: aveva alcune cose di cui parlare con dei suoi conoscenti. 
Per caso c’entrano i vostri compleanni? rincarò Michela Oggi è il 2 marzo, quindi mancano cinque giorni al tuo e sette giorni a quello di Marco. 
No, non c’entrano i nostri compleanni. 
Aspetti un bambino? provò Stefania, anche lei curiosissima. 
No, niente bambino. 
Trovato un lavoro fantastico? tentò Michela. 
No, niente lavoro fantastico, e nemmeno un lavoro non fantastico. 
Insomma, dobbiamo aspettare Marco e farci dire tutto da lui sembrò rassegnarsi Simone. 
Ecco, bravo Silvia tolse fuori uno dei suoi sorrisi più luminosi. 
Nel frattempo facci un giro con i tarocchi, allora! propose l’insegnante di religione Li hai portati, vero? 
Ma certo, ce li ho sempre appresso. 
In effetti sono un genere di prima necessità, in borsetta non se ne può fare a meno Simone sembrò più sarcastico del solito, forse perché stizzito dal riserbo dell’amica. 
A proposito fece Michela Da poco su internet ho letto un articolo che diceva che il giorno di nascita è rappresentato dalla carta dei tarocchi corrispondente… è vero? 
Silvia fece un bell’inspiro, come sempre felice quando qualcuno le rivolgeva una domanda su qualsivoglia argomento di crescita personale, tarocchi in primis. 
Verissimo, anche se ovviamente per effettuare un profilo numerologico completo bisogna prendere in esame altri numeri, come il mese e l’anno di nascita, e poi incrociarli tra di loro in vario modo. Rimanendo sul semplice, il giorno di nascita è grandemente rivelatore del tipo di energia che animerà la persona, e l’arcano maggiore di riferimento lo segnalerà con una certa precisione. Per esempio, io sono nata il 7, e l’arcano maggiore numero 7 nei tarocchi è il Carro: quindi dinamismo e azione. Marco invece è nato il 9: l'Eremita, introspezione, solitudine e ricerca personale.
Ehi, sono perfetti per voi due commentò Michela Io sono nata il 14: cosa è il 14? 
La Temperanza. Moderazione, trasmutazione ed equilibrio tra gli opposti. 
E il 15 cosa sarebbe? domandò Simone, interrompendo il suo silenzio stampa di protesta. 
Il Diavolo rispose Silvia. 
Andiamo bene… 
Sì, ma la carta non è che rappresenti il diavolo in senso “religioso”: rappresenta piuttosto il contrasto, la contrapposizione, la mente duale che prende il sopravvento sull’unità dell’anima, i desideri dell'ego e della materia.
Ecco, quasi quasi preferivo il senso religioso… 
Scegliti il senso che preferisci Silvia mostrò sia elasticità che la lingua Tra l’altro ti faccio notare come i vostri due numeri si abbinino bene in quanto a contrasti ed opposti. 
Ehi, ehi, e il 20 cos’è? s’inserì Stefania. 
Il 20 è il Giudizio. È una carta che indica un forte rinnovamento, che può provenire sia da un giudizio interno, quindi riflessione e autocritica, sia da un giudizio esterno, del mondo. Che poi sono la stessa cosa: se c’è l’uno, c’è anche l’altro, come diceva anche Gesù. Chi porta su di sé il 20, come numero di nascita ma anche nel numero civico o in qualsiasi altro numero significativo, di solito ha come missione di vita superare il giudizio su di sé e sugli altri. 
Insomma, sarei un poco sensibile ai giudizi degli altri… perché c’è giudizio dentro di me, e anche insicurezza, se ho capito bene il concetto. 
Sì, qualcosa del genere fece Silvia, sorridendo con dolcezza e lasciando intendere che pensava che numero e tarocco “ci stessero”. 
Per ordinare le crepe aspettiamo Marco? fece all’improvviso Simone, evidentemente già affamato. 
Lupus in fabula, eccolo che arriva disse Michela, che come il fidanzato era orientata verso l’ingresso del locale. 
Marco entrò nella creperia, percorrendone lo stretto corridoio centrale e al contempo spogliandosi di sciarpa e giaccone. 
Hola chicos saluto tuttì. 
Eccolo lì: è stato una volta in un posto in cui si parla spagnolo e da allora è tutto un “Hola chicos”, “Como estas”, “Vamos a la playa” ironizzò Simone Tra l’altro lui e la sua bella si aspettavano grandi cambiamenti e invece non è successo nulla da nessuna parte… 
In realtà, Simone, il motivo di questa riunione è proprio che qualcosa in realtà è successo Silvia prese subito in mano la situazione Vuotiamo subito il sacco, tesorino? 
Dammi un secondo, amore disse lui poggiando il cellulare sul tavolo Sono ancora stanco dalla discussione con Carapino e Misternico. Le cose stanno procedendo a una velocità che non mi piace molto: il Gruppo di Torino è ormai cosa fatta, mentre quella Sara Bianchi sembra convinta di aver agganciato la notizia che le farà fare carriera, e ci sta dando dentro come una matta. Sai che mi ha chiamato al cellulare? E come abbia fatto ad avere il mio numero francamente non lo so. 
Ma dai, davvero? Beh, è una giornalista: alla fine scoprire le cose e aver informazioni è il suo mestiere. Quanto al Gruppo di Torino? 
Non ci crederai, ma Carapino e Misternico hanno già radunato 170 persone, di cui una trentina con poteri, una ventina giornalisti di piccole emittenti e piccoli giornali, e il resto amici o appassionati… e temo appassionati che andranno a scrivere sui forum, su facebook, su riviste specializzate.
Di che diamine state parlando? fece Simone, lo sguardo confuso tanto quanto quello delle altre due ascoltatrici. 
Di quello che dobbiamo dirvi disse Silvia È una cosa che avreste sentito da soli prima o poi, per cui abbiamo scelto di dirvela noi stessi. In realtà, Simone, qualcosa è successo dal Perù in poi, anche se non sappiamo se sia connessa al nostro viaggio… o a cos’altro. Per farla breve, Marco un giorno ha cominciato ad avere strane sensazioni e visioni, e io stessa ho avuto qualche esperienza curiosa. A me però non è successo nulla di che, se si eccettua qualche sogno bizzarro, mentre a Marco è accaduta una cosa incredibile. 
Spara la incoraggiò Simone, lo sguardo ancora incerrto.
Ha iniziato a leggere nel pensiero. 
A quel punto tutti gli occhi si spostarono da Silvia a Marco, ma le bocche non profferirono verbo, indecise su come reagire a quella notizia. 
Ci stai prendendo in giro risolse a un certo punto Simone, memore di tutte le loro dispute su episodi paranormali e materie “di confine”, in cui lui prendeva le parti degli scettici mentre i suoi due amici quelle dei “credenti”. 
Assolutamente no la risposta di Silvia fu ferma. 
Provamelo. 
Sei sicuro? chiese il selezionatore del personale Sto cercando di controllarmi e di non recepire i pensieri degli altri se non per mia volontà, quindi ancora non ho letto niente di nessuno di voi. Ma se volete delle prove ve le darò. Chi desidera che io legga nella sua mente? 
Vai ribadì Simone. 
Stai pensando che vi stiamo prendendo in giro. Stai pensando che non riuscirò a convincerti. Stai pensando che questo è il tavolo con le ragazze più carine del locale. Stai pensando che hai fame e che avreste fatto meglio a ordinare le crepe quando non ero ancora arrivato. E sei anche preoccupato per una questione di famiglia; qualcuno sta male, mi pare uno zio. 
Una zia corresse Simone, rimanendo poi con la bocca aperta. 
Grazie per il complimento fece Silvia, sorridendo con affetto. 
Grazie anche da parte mia s’inserì Stefania Ma sono un poco sbalordita. Puoi leggere anche me giusto per curiosità? 
Certo. Sei stupita per questa cosa che vi abbiamo appena detto. Sei triste perché qua intorno hanno tutte un fidanzato tranne che te. E ti chiedi come mai io mi pettini così, secondo te starei molto meglio con i capelli più corti e ordinati. Michela, leggo anche te? – domandò il giovane ignorando la seconda bocca aperta della serata.
Non serve, grazie, mi hai già convinta. Ma non servivano nemmeno delle dimostrazioni: se tu e Silvia mi dite una cosa vi credo, non vi ho mai sentito dire una bugia da quando vi conosco. 
E spero che non la sentirai mai! esclamò Silvia, tutta contenta. 
Riccardo? Tu hai qualche dubbio?  domandò Marco.
Riccardo?  fece la sua metà.
Lo avevo messo in vivavoce per fare un solo discorso alle persone più importanti della mia vita sintetizzò Marco senza finti sentimentalismi Ovviamente non avrei rivelato pensieri troppo intimi…
Sai quanto mi fido di te, Marco disse la voce di Riccardo via cellulare, un poco gracchiante E questo spiega anche perché negli ultimi due mesi eri un po’ strano.
Già.
Ma, giusto per curiosità, provi a leggere i miei pensieri comunque? 
Come vuoi. Stai pensando che ti piacerebbe essere qui con noi, che è strano che “quella Stefania” sia ancora single visto che non era affatto male… ma che se non trova un fidanzato ci deve pur essere un motivo, che forse avresti fatto bene a tenere quelle azioni canadesi che hai venduto a metà dicembre, e che il lavoro ti ultimamente ti sta stancando molto. 
Ehm… quella cosa su Stefania potevi anche non dirla commentò l’amico Comunque ci hai preso. 
Beh, oggi giornata di complimenti a quanto pare disse Stefania Anche se rimane il fatto che sono sempre senza un fidanzato. 
Peccato che Ricky viva a Roma, se no potevate provarci tra di voi! propose Silvia, in versione Cupido.
Se mi trasferisco lì da voi magari ne riparliamo fece ancora la voce gracchiante di Riccardo. 
Ok, Ricky, ora chiudo, che mi stanno finendo i minuti settimanali. Ti chiamo poi per aggiornamenti. 
D’accordo. Ciao a tutti, buon proseguimento. 
Ciao fecero gli altri quattro, più o meno in contemporanea. 
Beh, avete qualche altra domanda? 
Io sì disse Michela Ordiniamo le crepe, che ho fame? 
Io ne voglio una salata e una dolce! esclamò Silvia, tutta contenta, come se si fosse appena parlato di un argomento qualunque.