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La domanda che Marco si era posto sull’ampiezza del fenomeno ebbe presto una risposta. E anche un titolo: “Telepatia: realtà o bufala?”. 
 Marcoooo! Corri!  il volume di voce di Silvia non ammetteva deroghe, e Marco arrivò correndo dal bagno, ancora mezzo bagnato dalla doccia che aveva appena fatto. 
 Che c’è?!  domandò trafelato alla sua dolce metà, tranquillamente seduta di fronte al notebook  Da come hai urlato ho pensato fosse successo qualcosa di grave… tipo che avevi trovato uno scarafaggio. 
 No, ho trovato decisamente di meglio: il servizio di una piccola tv pugliese su alcuni recenti e inspiegabili casi di telepatia in tutta Italia. Lo hanno mandato in onda ieri all’ora di pranzo e ora sta facendo il giro del web, soprattutto sul social network facebook. 
 Fammi sentire  fece Marco, ora dimentico di essere ancora mezzo bagnato. 
Silvia cliccò il tasto play. 
 Verità o bufala?  la voce della cronista iniziò a parlare  Questo è quanto si stanno chiedendo in molti riguardo a un recente e bizzarro fenomeno: a quanto pare molte persone in tutta Italia hanno sviluppato nell’ultimo periodo dei poteri telepatici. Laddove con telepatia si intende, per chi non lo sapesse, la lettura del pensiero altrui. Se una rondine non fa primavera, decine e decine di rondini giunte nello stesso momento potrebbero far riflettere anche il più scettico. Le prime segnalazioni sono giunte su un forum dedicato ai fenomeni inspiegabili, e si riferiscono a tre personaggi: Carapino78, MisterNico e Kamal. Ma quella che poteva sembrare la farneticazione di tre persone egocentriche in cerca di attenzione si è allargata a macchia d’olio su parecchi forum, portali e gruppi di discussione su facebook. Fino a coinvolgere un numero decisamente ampio di individui, e un numero ancora più ampio di testimoni diretti. La situazione attuale è che migliaia di persone in tutta Italia stanno discutendo della cosa, soprattutto su facebook, e che i primi “telepati” che si sono dichiarati pubblicamente stanno costituendo un gruppo privato aperto a chi avesse sviluppato tale dote e a chi volesse verificare con i propri occhi quanto sta accadendo. Le voci parlano di Torino come città sede del gruppo in questione… e già le richieste di partecipare al suddetto gruppo sono numerose: sia come protagonisti del fenomeno, sia come persone interessate. In attesa di aggiornamenti sulla questione, ma purtroppo senza poter vantare alcuna dote telepatica, la vostra Sara Bianchi vi saluta. 
 Finito  disse Silvia, come se ci fosse stato bisogno di dirlo. 
 Non sapevo niente di questo gruppo. 
 Tra l’altro Torino è la città italiana esoterica per eccellenza… magari non è un caso che proprio lì si sviluppi qualcosa del genere. 
 Più che di Torino  commentò Marco  Io sono preoccupato dell’ampiezza e della visibilità che potrebbe avere la cosa. Personalmente non vorrei essere messo sulla pubblica piazza come “telepate”, e già sentir pronunciare il mio nick online, seppur in un servizio di una tv di basso profilo, mi mette un po’ a disagio. 
 Magari il servizio non avrà seguito: si tratta di una piccola televisione pugliese, non credo che se la filino in molti… specialmente le reti più importanti, figurati. 
 Il punto è che internet può fare miracoli con la sua potenza virale. E se in poco più di un mese già si parla di servizi tv e gruppi di pratica a Torino, mi chiedo cosa ci sarà tra un anno. 
 Quello non lo possiamo sapere, amore mio  disse dolcemente Silvia  A meno che oltre alla telepatia tu non abbia sviluppato pure la divinazione. 
 No, quella ancora non si è fatta vedere. 
 Meglio così  sorrise Silvia. 
 Comunque non ne sapevo niente del gruppo: Carapino e MisterNico non me lo avevano detto. 
 Magari non è vero. 
 Forse. Ma ho il terrore che lo sia: e in effetti da due commercianti come loro non potevo aspettarmi che qualche iniziativa pubblica di questo tipo. Anzi, ti dirò di più, me lo sentivo. 
 A proposito, ma tra di voi vi leggete nel pensiero? 
 Credo di no. 
 Credi? 
 Non ne sono sicuro. Intanto perché ho parlato con gli altri due quasi sempre via mail; quelle poche volte in cui li ho sentiti al telefono non riuscivo a leggere i loro pensieri, ma al massimo percepivo le sensazioni di fondo. 
 Però mi dicevi che di persona ti viene molto più facile, quindi magari con loro non ci sei riuscito per la distanza fisica. 
 Infatti. Oppure potrebbe essere che tra telepati non si possa leggere il pensiero in senso stretto. 
 Potrebbe anche essere una questione di abilità – ipotizzò Silvia. 
 Cosa intendi? 
 Non è mica detto che tutti i telepati siano dello stesso livello. Metti che alcuni abbiano un talento più sviluppato.
 E che quindi vi sia una specie di gerarchia… 
 Sì, che determina chi legge l’altro in un confronto diretto. 
 Siamo nel campo delle ipotesi: fino a che non ne incontro uno di persona non ne sapremo di più. 
 Già  Silvia sorrise una volta di più. 
 Hai una faccia contenta  osservò Marco. 
 Sì. 
 E mi vuoi anche dire come mai o te lo vuoi tenere per te?  fece lui abbracciandola e al contempo sforzandosi di non leggerle nella mente. 
 Sono contenta perché se questa cosa è capitata a te vuol dire che è una cosa positiva, e che magari è capitata ad altre belle persone piuttosto che a persone… non belle. 
 Ah, speriamo! Speriamo soprattutto di essere una bella persona  celiò lui  Magari ci sarà una specie di distribuzione di poteri: qualcuno avrà la telepatia, qualcuno avrà la visione del futuro, qualcuno la visione del passato, qualcuno la telecinesi, qualcuno vedrà le energie sottili… e qualcuno parlerà con i gatti! 
 Ceee, non dirmi che hai fatto tutto questo popò d’elenco per prepararti la battuta! 
 In effetti sì – Marco dedicò una linguaccia alla sua bella. 
 Aaaah!! Ecco cos'era!!  Silvia si lascio scappare uno strillo. 
 Cos'era cosa?  chiese Marco dopo aver sobbalzato un poco. 
 Mi sono appena ricordata cosa ho sognato stanotte! Stamattina mi sono alzata con la sensazione di aver fatto un sogno, ma poi non sono riuscita a ricordarmi quale. 
 Non avrai parlato di nuovo con Mandarancio? 
 Quasi. Ho parlato con Stracciatella. O meglio, mi ha parlato lei: ero coricata nel letto, e lei come fa sempre si era messa sotto la mia ascella, tra il braccio e il corpo. A un certo punto ha alzato la testina e ha detto: “A noi piace stare qui”. E poi si è rimessa a dormire. E io anche. 
 Andiamo bene  commentò il giovane Silvano  Qua o facciamo il botto o ci rinchiudono da qualche parte.