– Dunque – fece Marco staccando l'abbraccio dalla sua bella – Riferiscimi questa eccezionale associazione mentale.
– Sì, ecco. Intanto, ti ricordi i principi huna?
– Non benissimo. Mi ricordo che sono i principi guida dei kahuna, gli sciamani hawaiani, ma non me li ricordo proprio bene.
– Tieni, ripassateli qui – e porse al suo lui un foglio su cui c’era riportato un elenco.
"I 7 principi huna:
Ike: Il mondo è come pensi che sia.
Kala: Non ci sono limiti, tutto è possibile.
Makia: L'energia va dove si dirige l'attenzione.
Manawa: Adesso è il momento del potere.
Aloha: Amare è essere felici insieme.
Mana: Tutto il potere viene da dentro.
Pono: L'efficacia è la misura della verità."
– Molto belli. Sin da quando li lessi la prima volta rimasi abbagliato: solo seguendo questi principi una persona può letteralmente trasformare se stessa e la propria esistenza – commentò Marco.
– Lo penso anche io. Per questo me li sono scritti nel mio quadernetto del miglioramento personale e me li rileggo ogni giorno. Se poi si dedica del tempo a vivere ciascuno di essi… fosse anche solo un minuto al giorno per ciascuno…
– Ah, beati voi disoccupati, che avete tutto il tempo per fare queste cose! – la canzonò, ottenendo in risposta un finto broncio – Ma dov’è l’associazione spettacolare che mi avevi promesso?
– È questa: all’improvviso mi sono resa conto che sembrano associati ai sette chakra, e in ordine!
Marco d’improvviso si fece più serio, mentre la sua compagna preparava la spiegazione.
– Il primo richiama la realtà e a come la si concepisce, e il primo chakra è legato alla sopravvivenza e a come ci si muove nell'esistenza. Il secondo dice che tutto è possibile e il secondo chakra è proprio quello della creazione e della creatività. Il terzo principio parla di energia e attenzione personale, e il terzo chakra è legato all’identità di sé e alla realizzazione personale. Il quarto si focalizza sul momento presente e sul potere, e da sempre il cuore è legato sia alla centratura personale, e infatti è il chakra mediano del corpo umano, che alla capacità magnetico-attrattiva. Il quinto principio huna parla di condivisione, e il quinto chakra è infatti quello della comunicazione. Il sesto huna ci dice che il potere viene da dentro, e il sesto chakra è quello della visione interiore, del terzo occhio, delle ghiandole pineale e pituitaria. Giusto il settimo principio mi viene difficile da abbinare al settimo chakra: parla di efficacia e di ciò che funziona, ma boh, col settimo chakra mi pare c’entri poco…
– Parla anche di verità, une verità individuale così come è individuale e personale la verità-illuminazione che si raggiunge quando la kundalini sale al settimo chakra – provò a commentare Marco, ancora serio perché impressionato dall’intuizione di Silvia.
– Sì, ecco, entrambi in effetti si riferiscono a qualcosa di alto ed elevato, potrebbe essere…
– Comunque sono impressionato – il giovane diede voce ai suoi pensieri – La tua è un’intuizione mica banale, che peraltro può essere di grosso aiuto nel sapere che lavorando su certi principi si sta al contempo lavorando su un certo chakra. Hai provato a controllare su internet se già qualcuno ha effettuato questo collegamento tra i chakra e i principi huna?
– Sì, ma non ho trovato nulla – fece Silvia, sorridendo come sapeva sorridere lei –
Anche se di sicuro già qualcuno ha notato questa cosa, che lo abbia scritto su internet o meno.
Marco la baciò dolcemente.
– L’associazione mi è venuta in mente per via del numero sette, visto che sette non è proprio un numero qualunque… sai, sono sette le note, i colori dell’iride, i giorni della settimana,
– Anche i nani e i re di Roma – scherzò Marco.
– Sì, e pure i colli, non dimenticarlo.
– E che dire dei libri di Harry Potter? – quell’ultimo motteggio concluse la conversazione, e i due ripresero ad abbracciarsi e baciarsi.